23 maggio 2010

L'INCONNUE DE LA SEINE

Ogni anno,migliaia di turisti si recano a Parigi per ammirare uno dei volti più famosi nel mondo - la Gioconda nota anche come la Monna Lisa - o come lei è conosciuta in Francia.Il cui sorriso enigmatico e la serena bellezza hanno ispirato speculazioni senza fine sulla sua vera identità.

Anche se "apparentemente"meno nota,un'altra immagine di un volto femminile affascinò ed incuriosì allo stesso modo i parigini e coloro che la videro,dando luogo a fantasiose teorie sulla sua origine.Anche se la sua vera identità ancora oggi è un mistero,il suo è tra i più famosi volti del mondo,eppure,come dice il suo nome "l'inconnue de la Seine" ("la sconosciuta della Senna"),nessuno sa esattamente chi fosse,l'unico tratto comune a queste due fanciulle è proprio quel sorriso enigmatico e nient'altro.

Secondo le cronache dell'epoca,il corpo senza vita di una giovane ragazza venne ripescato dalle scure acque del fiume Senna in una tarda notte nella Parigi del 1880.Nessun particolare per poterla identificare e nessun segno di violenza sul suo corpo,si presunse che era annegata accidentalmente e come era usanza in quei giorni,il corpo venne portato per l'identificazione all'obitorio di Quai de l'Archevêché,a quel tempo situato dietro a Notre-Dame,dove i morti sconosciuti giacevano su lastre di pietra inclinate dietro il vetro di una cellafrigo ed esposti al pubblico nella speranza di poterli identificare,considerata a quel tempo come una grande attrazione la Morgue di Parigi era un'istituto famoso, tanto che attirava ogni giorno migliaia di parigini e visitatori stranieri fino alla sua chiusura nel 1907.

Giovane,carina,non più di venti anni, il suo stile di capelli rifletteva la moda della metà del diciannovesimo secolo,venne iscritta nei registri dell'obitorio come “inconnu feminin ecadavre” (cadavere di sesso femminile sconosciuto),forse era una ragazza di campagna,un'orfana,una mendicante o vagabonda,sicuramente qualcuno doveva sapere o aver notato la sua mancanza,ma nessuno si fece avanti per rivendicarne il corpo.

Giaccue nel suo sonno eterno quasi dimenticata dal mondo e forse a lei sarebbe piaciuto così,ma arrivò anche il momento di seppellire la sconosciuta,soprannominata in francese “l'inconnue” “la sconosciuta”, in una tomba anonima del cimitero pubblico - il destino abituale per i morti non reclamati.Ma un patologo della camera mortuaria,incantato dalla bellezza eterea del viso della ragazza misteriosa,fece un calco in gesso del suo enigmatico volto sorridente in maniera che la sua bellezza non sarebbe stata sepolta con lei,alcuni affermano che era così affascinato dal suo sorriso tranquillo,altri che si innamorò di lei tanto che poi si gettò nella Senna per la disperazione.


La maschera funebre fu appesa ad una parete della camera mortuaria,affinchè fosse ammirata dai visitatori e fors'anche con la speranza di poterla identificare nel tempo.Tuttavia il suo sorriso,quella felicità che sapeva di morte,forse mai nella vita perseguitò così tanto i parigini in visita all'obitorio.

Alcuni,chiesero una copia di quel volto enigmatico e così nei primi decenni del 20° secolo ne furono prodotte numerose copie,diffondendosi in Francia,Germania e tra i collezionisti d'arte di tutto il mondo.

Anche se la storia non può davvero essere provata in un modo o nell'altro,tuttavia “l'inconnue de la Seine” ,questa maschera funeraria travolgente ed inquietante di una donna anonima e senza passato,in particolare dopo il 1900 incantò tutti con il suo "sorriso di sublime soddisfazione" diventando un'appuntamento fisso e morboso nelle case e nella fantasia di artisti e scrittori,ispirando un notevole numero di opere letterarie che fantasticarono sul mistero di quel sorriso creando la storia .

Citando solo alcuni come Albert Camus (1913-1960) ed altri che paragonarono il suo sorriso enigmatico a quello della Gioconda,tanto che tra le sue sculture preferite primeggiava il calco "dell''inconnue de la Seine".

Anche lo scrittore inglese Richard Le Gallienne e Maurice Blanchot (1907-2003): “un'adolescente con gli occhi chiusi, ma animata da un sorriso rilassato,così ricco che si può essere portati a credere che sia morta in un momento di estrema felicità” ,come il poeta Jules Supervielle (1884-1960) che possedeva anche lui come del resto molti altri artisti una copia della maschera,scrisse una storia fantastica e non ("L'inconnue de la Seine",1931).

Il fotografo Albert Rudomine (1892 -1975) che aveva uno studio di ritrattistica a Boulevard de la Tour Maubourg,fece una fotografia dell'inconnue nel 1927 (sotto),utilizzando lo stesso gioco di ombre e luci che usava per i suoi ritratti di attori dello stesso periodo.


Il critico A.Alvarez scrisse nel suo libro sul suicidio" Il Dio Savage" :”l'inconnue divenne un sex symbol,l'ideale erotico del periodo,come la Bardot lo era nel 1950.Tanto che la sua pettinatura conseguì un'enorme popolarità tra le ragazze di tutta Europa".Nel 1920,il suo volto era diventato l'equivalente della cultura pop del Che Guavara o come quella di John Belushi .Chiunque fosse qualcuno nella comunità della Parigi bohémien,possedeva una copia del calco che esponeva con orgoglio nelle loro case.

Col tempo la popolarità dell'inconnue cominciò a declinare,ma la sua immagine fu ripresa negli anni a venire quando nel 1950,il Dott. Peter Safar pioniere della medicina d'urgenza,raffinò un sistema di salvataggio che poi prese il nome di RCP (rianimazione cardiopolmonare) delegando ad un produttore norvegese di giocattoli Asmund Laerdal di produrre un manichino su cui tali tecniche potessero essere praticate.

Mosso dal racconto della ragazza tragicamente rapita dalla precoce morte,Laerdal per il viso del suo manichino si ispirò al volto della giovane ragazza annegata nella Senna,che poi chiamò "Resusci Anne Laerdal",permettendo così ai tirocinanti del CPR di salvare simbolicamente la sua vita.

Ormai, "Resusci Anne" (o CPR Annie come si chiama negli USA),ha salvato migliaia se non milioni di vite ed il suo volto è diventato noto alle nuove generazioni di ammiratori come "il volto più baciato della storia".


E' un giusto tributo a l'inconnue chiunque possa essere stata,nel senso che la sua eredità finale non sarà solo legata alla tragedia e alla morte,ma alla compassione e alla sopravvivenza.

Oggi,più di un centinaio di anni dopo la sua morte,la strana storia dell' “inconnue de la Seine” e la singolare forma di immortalità sono stati quasi dimenticati.Eppure la sua bellezza,il suo sorriso inquietante sono rimasti intatti,vivono,l'inconnue continua a sorridere,il resto è storia.


Vedi anche i post : MASCHERE DI MORTE e MUSEO DELLE CERE di Madame Tussauds

1 commento:

Michele Passalacqua ha detto...

Ho letto con interesse. Grazie per i materiali e le informazioni.