16 ottobre 2010

SUICIDA BOMBER

Mister Jessop era solo un'aspirante suicida molto esigente,un'anima che evidentemente non trovava pace nella vita terrena,non era un malato terminale,ne soffriva di altre gravi patologie,
aveva solo scelto di andarsene anzitempo in una maniera molto insolita e singolare,come un “bomber-suicida” però assistito. 

“Tutto quello che voglio e che mi aiutino a farmi saltare in aria” ,disse Colin Jessop, “ma sia 
il  Servizio Sanitario Nazionale che il mio medico si rifiutano di aiutarmi,egli deve solo tirare la corda sul mio zaino”.


 “Ma niente", è questa sarebbe “l'etica medica” ed il “Giuramento di Ippocrate e la correttezza di una politica impazzita"?affermò.

La polemica,scatenò un dibattito più ampio su  questo tipo di inusuale suicidio assistito,per 
Shami Chakrabarti,direttore del Consiglio Nazionale per le Libertà dei diritti civili:"Questo è proprio tutto su di un'uomo che chiede un'aiuto e che ha bisogno di far saltare se stesso in aria,tutto ciò rappresenta una violazione della sua libertà e dei suoi diritti civili".

Con la legge attuale,per molte persone che optano per un suicidio assistito,l'unica soluzione  è volare in Svizzera,dove la legge consente a chiunque forse anche di farsi saltare in aria presso strutture come la clinica Dignitas,specializzata nell’assistenza al suicidio di malati provenienti da Paesi dove è proibito, soprattutto tedeschi e giuridicamente farsi esplodere con l'assistenza di  un medico o con un telecomando,ma solo all'interno di un minareto.

Ma Mister Jessop insisteva sul fatto che tutto quello che stava chiedendo era il :“rispetto della mia dignità personale e del mio diritto di avere i miei arti smembrati in tutte le direzioni,
mentre la mia testa vola sparata verso il cielo.Voglio solo andarmene con un  botto”. 

“Non voglio volare fino in Svizzera”, - replicò - “In ogni caso,non mi lascierebbero salire in aereo,io voglio farmi saltare in aria a casa mia,circondato dai miei amici e dalla mia famiglia”.

Per il Segretario di Stato alla Giustizia,Jack Straw questa poteva essere la punta sottile di un'iceberg molto esplosivo:"Se permettiamo che ciò accada,le famiglie inizierebbero a mettere con disinvoltura una a cinghia con Semtex sulle nonnine mandandole velocemente  in cielo". 

Anche la classe medica  espresse preoccupazione:“Naturalmente rispettiamo il diritto di un'individuo a farsi esplodere”,dichiarò un rappresentante della British Medical Association,
”Ma allo stesso tempo non intendiamo minimamente correre il rischio di esplodere con loro,questo è un lavoro più per un'artificere che per un medico”

Ma Mister Jessop non si arrese ripromettendosi di portare il suo caso all'attenzione della Suprema Corte,tuttavia la polizia lo diffidò dal non farsi vedere nei pressi del tribunale,nel qual caso il giudice sarebbe stato costretto a prendere sia lui che il suo caso e questa volta sottoporlo realmente ad un'esplosione controllata.

Per fortuna,la soluzione per cercare di aiutare il signor Jessops venne alfine trovata,grazie a
qualcuno che è meno preoccupato per la morale e l'etica e gode solo nel far esplodere le cose.

Jeremy Clarkson,noto conduttore ed animatore televisivo di spettacoli automobilistici trasmessi in più di 100 paesi in tutto il mondo,promise infatti che la morte del signor Jessop sarebbe stata "divertente".

Sarebbe stato fatto esplodere in diretta alla "BBC Top Gear Christmas special" ,insieme ad alcuni caravan ed auto fuori uso il giorno di Natale.

Questa news  risale al 14 dicembre 2009,chissà cosa ne è stato poi del sig. Jessop ? Peccato che nessuno gli abbia consigliato di andarsene in Afghanistan o in Iraq,sicuramente lo avrebbero accolto a braccia aperte........

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