22 luglio 2009

LA MORTE APPARENTE E LA MORTE REALE (Seconda parte)

Essere strappati da questo mondo è già abbastanza grave,ma dover immaginare di essere erroneamente identificati come morti,è troppo per la maggior parte di noi.

Il timore di sepoltura prematura,raggiunse il suo culmine nel 19° secolo in Europa,americani ed europei si trovarono accumunati da un bizzarro e comune interresse per la paura di essere sepolti vivi.La paura nasceva dalla reputazione di alcuni medici che,in mancanza di moderne conoscenze, (e spesso di una laurea in medicina,in particolare nella prima metà del secolo),di tanto in tanto emettevano dichiarazioni di morte in base a sintomi fuorvianti.

Di conseguenza in epoca Vittoriana tali paure divennero vere e propie fobie di massa,e molte bizzarre misure vennero adottate per prevenirle.

Nel 1790,Madame Necker (moglie dell'intendente generale delle finanze di Luigi XIV) presento' alla Municipalità Rivoluzionaria,un progetto di riforma delle usanze funerarie,intitolato :” Des inhumations précipitéss “.

Vi si descriveva i vari stadi della morte :

la "morte incominciata",o agonia;
la "morte apparente" ovvero :
la "morte nelle prime ore",cioè "la vita ridotta al minor grado possibile";

ed infine

la "morte interamente completa".

Venivano considerati i tempi da interporre tra decesso e sepoltura,a seconda delle diverse cause di morte (fino a tre giorni per le malattie a decorso breve e per le morti improvvise).

Vi si proponeva - poichè era inaccettabile attendere in casa i segni della "corruzzione" (il termine esprime le preoccupazioni igeniche non meno che gli interdetti morali),la costruzione di "Case mortuarie di osservazione",di "Loges d'Attente",di "Asyilia Dubiae Vitae",dove i cadaveri- con le dita collegate ad una campana posta all'esterno dell'edificio per mezzo di un ingegnoso sistema di fili,venivano depositati e sorvegliati.

Infine,la morte doveva essere constatata da un medico e da due testimoni non eredi.

Ma,né Robespierre né Marat,o Danton né erano piu' di tanto interessati. Sicuramente,consideravano sufficentemente piu' sicura l'esecuzione utilizzando la ghigliottina con tanto entusiasmo,e spesso contro i loro nemici politici.

Nel 1790 il Certificato Necroscopico ha una data di nascita,una madrina ed un contesto ideologico che lo giustifica.

Nel 1791 a Weimar in Germania,si inauguro' il primo edificio,"Vitae Dubiae Asylum" per il controllo delle morti apparenti.

Nel 1792 viene costruito il primo modello di bara di sopravvivenza,da Fernando de Brunswick duca di Brunswick,e si perche' la paura di essere sepolti vivi, non era un'esclusiva del ceto medio o del popolume,anche i grandi erano affetti da questa fobia.....

Le ultime volontà di George Washington's,sul letto di morte nel 1799, ( era nota da sempre la sua paura della sepoltura prematura) furono : "Che io sia decentemente sepolto,ma non lasciate che il mio corpo sia rimosso prima di due giorni dalla mia morte".George Washington's aveva probabilmente ragione nell'affermare queste cose,in quanto a quel tempo,questi casi erano ben noti.

Nel 1816 in Francia,il Dr. René-Théophile-Hyacinthe Laennec,inventava il primo modello di stetoscopio.

Nel 1836 anche in Inghilterra,onde evitare i casi di morte apparente,venne emanata una legge,che istitui' per la prima volta,l'obbligo del Certificato Necroscopico.

Ma neanche questi miglioramenti, offrivano garanzie,e quando nel 1852 mori' il duca di Wellington,si ripetè il macabro rituale del rinvio,che raggiunse un estremo : Il Duca,non fù sepolto che due mesi dopo la sua morte.

Nel 1884 fù fondata la “Cremation Society oh England” e nel 1885 il primo sito ufficiale per la cremazione venne aperto a Woking.

In quegli anni inoltre,si cominciò a sostenere che gli annegati,ma anche gli impiccati e gli "asfissi " in genere, attraversassero - prima della morte definitiva- un periodo di -morte apparente-durante il quale potevano ancora essere riportati in vita con i mezzi allora noti di -rianimazione- , furono fondate societa' umanitarie con lo scopo di diffondere i principi; l'iniziativa rieccheggio' anche il Italia.Nel 1896,viene fondata la “Society for Prevention of Premature Burial”(LAPPB) dove i corpi dei defunti venivano monitorati per giorni o settimane, prima di essere considerati sufficientemente idonei per la sepoltura .




Qualcuno si domandera' : E in Italia come andavano le cose...... ? L'unico caso documentato di sepoltura prematura,per certi versi controverso,risale al 1950,ne riparleremo prossimamente.










Nessun commento: