26 maggio 2010

RITORNO DALL'ALDILA'

Dopo un'ncidente di nuoto,John rimase "clinicamente morto" tra i 40 e i 60 minuti,eppure,dopo alcuni giorni in ospedale,si ristabilì completamente...

Deeks John di 35 anni un'architetto sudafricano che vive a Colliers Wood a sud di Londra,era tornato a gennaio del 2008 in vacanza nel suo paese natio Cape Town nel Sud Africa,dove viveva sua madre non ricorda cosa successe quella mattina mentre stava nuotando....ma si crede che un'onda di grandi dimensioni potrebbe averlo trascinato in un vortice.

Venne soccorso e portato a riva dal due bagnanti,dopo che il suo corpo era stato visto galleggiare a faccia in giù da uno “spotters shark “ (osservatore addetto alla sicurezza anti-squalo).

Non respirava e non presentava polso.Un medico presente in spiaggia anche lui in vacanza,iniziò a praticargli la rianimazione cardio-polmonare (RCP) fino a quando l'ambulanza arrivò e lo trasferirono in ospedale,dove fu' collegato ad un'apparato per la ventilazione polmonare,dopo un paio di giorni si ristabilì completamente.

Tanto che i medici del Victoria Hospital rimasero sorpresi dalla sua guarigione,Darren Zimmerman che è anche medico e direttore del centro di soccorso in mare,disse:"Non sappiamo quanto tempo rimase in acqua esamine,ma restò senza impulsi vitali tra i 40 e i 60 minuti e solo il cinque per cento di quelli che arrivano in rianimazione cardiopolmonare sopravvive"

"Anche se tali storie di sopravvivenza sono stupefacenti non sono del tutto inedite,sono talmente rare che vengono ricordate come singoli casi,piuttosto che come statistiche".

Deeks attribuisce il suo recupero alla fortuna,ma lui doveva avere più di un Santo dalla sua parte per essere sopravvissuto.Andres Martin,un consulente in medicina d'urgenza al Royal Free Hospital di Londra,disse "E 'impossibile dire che qualcosa non possa mai accadere,ma un caso come questo è estremamente insolito,il cervello è molto,molto sensibile alla mancanza di ossigeno - Anche in circostanze in cui la CPR ha successo,la maggior parte di quelli che sopravvivono subiscono danni neurologici,difficoltà di parola o problemi più gravi,alcuni sopravvivono per una settimana o due".

Cosa sia successo è un mistero,un miracolo il suo veloce recupero,se il medico non fosse stato lì,o lo “spotter shark" non lo avesse avvistato esamine in acqua,ora non sarebbe qui,allora cosa dire e cosa pensare,estremamente "fortunato” o semplicemente ed evidentemente non era ancora arrivata la sua ora..???




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