18 ottobre 2010

GUAI SE IL TUO NOME INIZIA CON LA LETTERA “D”

Un'altro studio,questa volta dalla rivista scientifica internazionale, Death Studies .... Accidenti!

So che questo potrebbe suonare come una sorta di titolo per un film horror,ma da una ricerca condotta presso la "Wayne State University" di Detroit ,è stato scoperto che la lettera con cui inizia un nome può realmente influire sulla durata della vita.


La ricerca,da parte degli psicologi della Wayne State University ha esaminato la durata di vita di oltre 10.000 atleti professionisti,medici e avvocati nati tra il 1875 ed il 1930.

Si guardò in particolare a quelli il cui nome iniziava con le lettere  A, B, C o D ,mentre  i nomi che iniziavano con la E  e la  Z sono stati descritti come di “grado-irrilevante”.

Gli studiosi,conclusero che quelle persone il cui nome iniziava con la lettera "D" fossero le meno sane,avendo di conseguenza una minore durata della vita media (dieci anni),in particolare da quelli con nomi che iniziano con la lettera "A".  
                            

Ancora più strano? 


I professionisti dello sport con un nome che iniziava con "D" (valutato con pochissime eccezioni di scarso rendimento,quasi un fallimento),hanno vissuto con una media di 69,2 anni,mentre quelli i cui nomi iniziavano con la lettera  "A" (che simboleggia il meglio,il successo), tendevano a sopravvivere a 73,4 anni e 71,3 anni per i nomi con la E e la Z. 

La differenza più marcata,è stata per i giocatori di pallacanestro.In media, quelli con un nome "A" sono sopravvissuti a quelli con i nomi "D" di 9,5 anni.

Come poteva essere possibile?


Per improbabile che possa sembrare,i ricercatori teorizzano che quelle persone i cui nomi iniziano con la "D" sono spesso associate con l'insuccesso scolastico,di conseguenza con maggiori probabilità di sviluppare la formazione di una  bassa autostima,rendendoli più suscettibili alle malattie.

“D”: DEATH stà per "morto"....!!!!

Beh, credo di essere fregato,allora! vado a sfruttare la poca vita che mi rimane,però quegli psicologi presso la Wayne State non avevano nulla di meglio da fare,anzichè sciallaquare i fondi pubblici,con le loro inutili,bizzarre e strambe ricerche?

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