29 luglio 2010

STORIE DI PRETI

Un funerale indimenticabile...!!!

Padre Bonaventura (Ouedraogo)
40 anni,originario dello stato africano del Burkina Faso,ex colonia francese dell'Alto Volta ..."arrivò al funerale in uno stato che non era compatibile con il suo ministero",-disse l'arcivescovo Robert Le Gall in un comunicato stampa -“Per questo,offriamo le nostre scuse alla famiglia,anche Padre Bonaventura vuole scusarsi per quello che è successo”.

Quando i parenti del defunto raccolti nel tardo pomeriggio,lo videro arrivare ed iniziare ad officiare la cerimonia funebre presso la Chiesa di San Giovanni,a Muret,a sud-ovest di Tolosa (Francia),iniziarono a piangere e gli chiesero di interrompere la cerimonia e di andarsene,a malapena riusciva a stare in piedi e barcollando vistosamente si diresse verso la sua auto,cadendo più volte.

Viste le sue condizioni,cercarono di impedirgli di salire in macchina - secondo Gerard Tillier,fratello della donna deceduta - :”Mi ha aggredito dopo che ho cercato di aiutarlo a rimettersi in piedi,prendendomi a pugni ripetutamente in faccia” - “Un prete che colpisce i suoi parrocchiani? Questa è nuova,arrivare poi ad un funerale ubriaco,meglio non parlarne!”.

Non solo,ma quando alcuni dei presenti cercarono di farlo scendere dall'auto,attaccò anche loro.


La polizia chiamata dai parenti,lo bloccò alla guida della sua auto,era riuscito a percorrere solo pochi metri dalla chiesa,riscontrando un “elevato” tasso alcolico ben oltre i limiti,arrestato,venne condotto presso la locale stazione di polizia per smaltire la sua sbornia.

"Padre Bonaventura divenne parroco a Murat nel 2006 e non abbiamo mai avuto problemi con lui in passato" aggiunse l'Arcivescovo Le Gall.

Troppo,molto vino consacrato ?

ref:http://www.dailymail.co.uk

continua...

Una famiglia della regione della Scandia (Skåne) nel sud della Svezia,ha richiesto un risarcimento alla Chiesa di Svezia (si c´è la chiesa di Stato in Svezia,impensabile in altri paesi democratici) dicendo che il pastore che era stato designato a celebrare il rito funebre si era comportato in una maniera "non consona ad un religioso".


La famiglia,chiese circa 30 mila euro per il comportamento tutt'altro che impeccabile del sacerdote.In base a quanto affermato dai presenti,era visibilmente ubriaco e faceva fatica a stare in piedi davanti all´altare.Il prelato,è stato anche visto in atteggiamenti non proprio corretti nei confronti di una giovane donna presente al funerale,baciandole la mano e abbriacciandola in un modo che non si addice ad un'uomo di chiesa.

Restando sempre in tema,un'altro caso questa volta nostrano....

Poco dopo le 22,del 27.06.2009 i carabinieri lo fermarono all’uscita del casello dell’autostrada Milano-Torino e gli contestestarono la guida in stato d’ebbrezza,dopo che il test evidenziò una concentrazione di alcol nel sangue pari allo 0,8:poco più del limite massimo di 0,5 milligrammi al litro.A quel punto il sacerdote spiegò di essere astemio,ma di aver celebrato quattro messe in un giorno,bevendo il vino per l’Eucarestia.Una scusante,che non ha evitato il ritiro della patente ad un prete del milanese,don M.C.di 41 anni,originario di Bologna.

La storia continua con Special Don Mauro..hic,hic,hic....

Ogni coppia organizza il proprio matrimonio in modo che sia il giorno perfetto:dalla posizione dei centrotavola alla scelta di antipasti,dal vestito delle damigelle alle promesse nuziali,ogni cosa viene preparata,controllata provata e riprovata perchè niente possa andare storto.


C’è una cosa però,che i futuri sposi non hanno il potere di controllare: il livello di lucidità del prete.
Il video qui in basso dimostra come un prete un pò troppo alticcio,possa trasformare la normale celebrazione di un matrimonio religioso in un teatrino decisamente esilarante.


e per terminare consoliamoci con un paio di risate....

Il nuovo prete della parrocchia era molto nervoso per la sua prima messa e quasi non riusciva a parlare.Domandò quindi al Vescovo come poteva fare per rilassarsi,e questi gli suggerì di mettere alcune gocce di vodka nel calice della messa.Così fece.

Si sentì così bene che avrebbe potuto fare la predica in mezzo ad una tempesta.Però quando tornò in canonica,trovò la seguente lettera dell’Arcivescovo:

Caro Don Perignon,

- Per la prossima volta,mettere gocce di vodka nel vino e non gocce di vino nella vodka e non mettere limone e zucchero sul bordo del calice.

-Il mantello di Gesù non deve essere usato come tovagliolo.


- Ci sono 10 comandamenti e non 12.


- Ci sono 12 discepoli e non 10.


- Non ci si riferisce alla croce come “quella T grande”.


- Non ci si riferisce a Gesù Cristo e i suoi discepoli come “GC e la sua band”.


- Non ci si riferisce a Giuda come a “quel figlio di puttana”.


- Il Padre,il Figlio e lo Spirito Santo non sono “Il Vecchio,Junior e il Colombo”.


- Quella “casetta” era il confessionale e non la toilette.


- L’iniziativa di chiamare il pubblico a battere le mani è stata lodevole,però ballare la macarena e fare il trenino mi sembra esagerato.

- L’acqua santa serve per benedire e non per rinfrescare la nuca.


- Le ostie vanno distribuite ai fedeli e non devono essere usate come antipasto e accompagnamento per il vino.


- Quello nella croce era Gesù Cristo e non Che Guevara.


- Berlusconi è proprietario di Mediaset e del Governo italiano,ma non della Chiesa Cattolica.


- Cerchi di indossare le mutande e quando ha caldo eviti di rinfrescarsi tirando su la tonaca.


- I peccatori quando muoiono vanno all’inferno e non a farsi fottere.


- Ricordo ancora che la messa deve durare 1 ora circa e non due tempi da 45 minuti e che quello seduto al suo fianco e che lei ha chiamato “travestito in gonna rossa”…ero io!

Tratto da :http://www.magnaromagna.it/satira/testi-divertenti/parroco-ubriaco/


che dire “La pace sia con voi e con il vostro spirito...Amen”



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