10 marzo 2010

BURIED -NOVANTAQUATTROMINUTIINUNABARA

La Tafofobia è la paura di essere sepolti vivi,una paura che nei secoli scorsi forse non era tanto infondata, considerando che gli effetti della morte apparente potevano indurre a seppellire un uomo in realtà ancora vivo.

Se siete ossessionati dalla paura di essere sepolti vivi.....
Se volete sfidare voi stessi e sfatare un mito ? Questo film allora fa per voi :

"Buried - Novantaquattro minuti in una bara -" un uomo sepolto vivo con solo 2 oggetti a fargli compagnia:un cellulare ed un'accendino.Vera protagonista la paura.

Al Sundance 2010,il Festival del cinema indipendente di Robert Redford,va in scena la claustrofobia.Buried di Rodrigo Cortés ha entusiasmato la critica che l’ha recensito come uno dei cult del genere da non perdere.Unico e solo attore protagonista Ryan Reynolds,unica ambientazione una bara.

Rodrigo Cortès,il regista spagnolo trentaseienne con la sua ultima pellicola ha affascinato la critica riuscendo a trovare un distributore per il suo film,la Lionsgate.Al Sundance Festival di Los Angeles è stato un trionfo,osannato dalla critica e il pubblico è rimasto incollato sulle poltrone immedesimandosi,forse, come mai gli era accaduto.

Scritto da Chris Sparling,il film racconta di un'imprenditore americano che giunto in Iraq per affari,viene rapito e sepolto vivo in una bara.E’ interpretato da Ryan Reynolds conosciuto per le sue partecipazioni in X-men le origini,Wolverine,The proposal, Scrubs;

Della trama non è trapelato altro e nessuno ha voluto svelare particolari o indiscrezioni che avrebbero potuto togliere fascino alla visione della pellicola.Si sa solo,che l’unica ambientazione è la bara nella quale l’uomo è stato sepolto vivo e tenterà di sedare le sue paure riuscendo a farsi luce con un accendino ed un cellulare. Nessun effetto speciale è di supporto,nessuna scena in esterno,nessun flash back, né future visioni.

La vera forza del film è l’immedesimazione,l’empatia con il protagonista.Si soffre con lui,si spera di trasmettergli la forza di reagire,si cerca di diminuire il battito cardiaco e respirare piano per non consumare l’ossigeno,si cerca di percepire i suoni dell’esterno per cercare di capire dove si è.

Possibili effetti collaterali:ansia paralizzante,mancanza di respiro,sentirsi soffocare,sudorazione eccessiva,secchezza delle fauci,nausea,sensazione di malessere,tremori,palpitazioni cardiache,istinto e desiderio di fuggire,a questo punto non vi resta che cercare la luce verde che segnala l’uscita di sicurezza ed una buona camomilla.........

buon divertimento.....

tratto da :http://www.gialli.it di Michela Ascione

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